AGB: il Win:Win, un percorso per fare squadra

Era il 2007 quando in Fami nacque un torneo di calcio interno: nessuno immaginava che solo sei anni dopo questa sfida tra colleghi di lavoro si sarebbe trasformata nel primo torneo interaziendale, che dal 2015 prende il nome di “Win:Win”. Tra le prime aziende del territorio ad appoggiare il progetto, AGB di Romano d’Ezzelino.

Qui di seguito la nostra intervista a Giacomo Alban di AGB.

Quando Fami vi ha coinvolti in questa iniziativa, quali sono stati gli aspetti che vi hanno spinti ad abbracciare questo progetto?
Direi in particolare due. Il primo la voglia di conoscere gli altri imprenditori colleghi del territorio, aspetto che la manifestazione ci ha consentito di realizzare, permettendoci di creare relazioni che, penso a tutti, sono risultate utili in termini di scambio di reciproche esperienze sul nostro lavoro. Abbiamo scoperto che le problematiche sono comuni, ma spesso non lo è il modo di risolverle, quindi lo scambio di esperienze aiuta moltissimo. Il secondo è l’entusiasmo con cui i dipendenti – il cui coinvolgimento era imprescindibile per il buon successo dell’evento – hanno accolto la proposta di partecipare.

A tal proposito, cosa si prova a vedere i propri dipendenti e le loro famiglie impegnati in questo torneo?
Sicuramente molta carica, considerando che tra allenamenti e partite – ma vale anche per i volontari della cucina – si sottrae parte del proprio tempo libero per metterlo a disposizione dell’azienda per cui si lavora e questo è qualcosa di molto importante, che non va dato per scontato.

Che cosa tiene uniti voi imprenditori? Cosa, di anno in anno, mantiene viva la voglia di organizzare il torneo?
Il collante primo è l’entusiasmo della famiglia Milani, che mette a disposizione gli spazi e gran parte della macchina organizzativa. Poi vengono i dipendenti, che attendono l’evento già dalla Primavera, come un percorso che serve a fare squadra, a riconoscersi e a darsi da fare per la bandiera della propria azienda. Ultimo, ma non da ultimo, il fatto che pagati i costi riusciamo a dare degli importanti contributi ad associazioni benefiche, che svolgono nel territorio un ruolo fondamentale di aiuto e sostegno alle cause più diverse.

Ci può raccontare un ricordo legato al torneo al quale è particolarmente affezionato?
La vittoria della squadra di pallavolo, arrivata quando pensavamo nemmeno di fare la squadra. Il “ne è valsa la pena“ delle giocatrici è stato un momento che ricordo con particolare piacere. Potrei poi dire tutti i post partita, a gioire quando andava bene…e anche quando andava meno bene, devo dire. Mi è piaciuto il fatto che si rimaneva in ogni caso a festeggiare dopo lo partita, dimostrazione del vero spirito del torneo, come recita anche lo slogan: “chi fa del bene vince sempre”.

Che clima si respira in azienda prima, durante e dopo il torneo?
Noi partiamo con la cena iniziale di buon augurio, cerchiamo di comportarci bene durante il torneo sia in campo che fuori, e poi concludiamo con un pranzo a settembre dopo il torneo, con tutte le squadre che abbiamo in competizione. Perché comunque vada, è sempre un evento da festeggiare!

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